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1973 ♦ Il Movimento è ormai nato - Messaggi dal 07 luglio al 29 luglio

7 luglio 1973. Festa del Cuore Immacolato di Maria.
Ti sarò sempre vicina.
«Rinnova la tua consacrazione al mio Cuore Immacolato: sei mio; sei mia proprietà. Devi ogni momento essere quello che Io voglio; devi in ogni momento fare quanto Io ti domanderò. Non aver paura. Io ti sarò sempre vicina. Ora ti sto preparando a cose grandi, ma a poco a poco, come fa la mamma col suo bambino ...».

8 luglio 1973
Il Movimento è ormai nato.
«Non guardare né giornali né televisione; sta' sempre sul mio Cuore in preghiera. Nessun' altra cosa ti deve interessare o importare se non quella di vivere con Me, per Me. Il Movimento Sacerdotale Mariano è ormai nato, ma è così fragile e piccolo che, per crescere, ha bisogno di tanta preghiera. Tu devi vivere solo per questo: in nessun'altra cosa troverai gusto e consolazione».

9 luglio 1973.
Si delinea la tua missione.
«Oggi sono proprio contenta di te: sei stato sempre sul mio Cuore. Vedi come allora ogni cosa del mondo ti pare lontana e sfocata; come ogni cosa ti stanca e ti annoia; ogni altra cosa che non sia Io, la Mamma tua, che ti vuole tutto, sempre, in ogni momento, con sé. Impara a lasciarti possedere da Me, perché ogni cosa che tu fai sia Io, attraverso di te, a farla. C'è tanto bisogno oggi che sia la Mamma ad agire: e Io voglio agire per mezzo di te. Mi è piaciuta la Messa celebrata in mio onore al Santuario nazionale di Trieste, che ricorda la consacrazione dell'Italia al mio Cuore Immacolato, e quella che hai celebrato al santuario di Barbana. Dovrai ancora soffrire, ma: coraggio! Io sarò sempre con te e tu godrai come nessuno le dolcezze del mio Cuore di Mamma».

Ravenna, 13 luglio 1973. Anniversario terza apparizione a Fatima.
La causa del mio pianto.
«Quanto ho gradito il tuo omaggio questa mattina! Sei venuto a Ravenna davanti alla mia immagine che versa lacrime e hai voluto celebrare per consolare il mio Cuore Immacolato. Quanto ho gradito questo tuo pensiero: così filiale, così affettuoso, così delicato. Si, mi hai veramente consolato: hai cambiato le mie lacrime in sorriso, la mia tristezza in gioia. Ti ho sorriso, ti ho benedetto. Motivo del mio pianto, del pianto della Mamma, sono i miei figli che, in gran numero, vivono dimentichi di Dio, immersi nei piaceri della carne, e corrono senza scampo verso la loro perdizione. Per molti di essi le mie lacrime sono cadute fra l'indifferenza ed invano. Soprattutto causa del mio pianto sono i Sacerdoti: i figli prediletti, la pupilla dei miei occhi, tutti questi miei figli consacrati. Vedi come non mi amano più? Come non mi vogliono più? Vedi come non ascoltano più le parole di mio Figlio? Come spesso lo tradiscono? Come Gesù presente nell'Eucaristia è da molti ignorato, lasciato solo nel tabernacolo; spesso da essi offeso con sacrilegi, con facili trascuratezze?
Oh! Tu mi hai offerto il Movimento Sacerdotale Mariano: lo accolgo sul mio Cuore e lo benedico. Saranno tutti Sacerdoti miei: a Me consacrati, che faranno tutto quanto Io ad essi comanderò. E vicino il tempo in cui farò sentire ad essi la mia voce, in cui Io stessa mi metterò alla testa di questa mia schiera preparata per la battaglia. Per ora si devono formare con tanta umiltà e fiducia, lasciando tutte le loro cose per essere solo ai miei ordini: amando ed essendo tutti una cosa sola col Papa e con la Chiesa, vivendo e predicando solo il Vangelo. Oggi questo è così necessario! Li amo, li benedico ad uno ad uno».

16 luglio 1973. Festa della Madonna del Monte Carmelo.
Sarò la vostra Condottiera.
«Mi domandi perché abbia scelto te per diffondere il mio Movimento, mentre ti senti così inadeguato e incapace. Giustamente vedi la tua nullità e le tue debolezze e mi domandi: "Perché non prendi uno più adatto e capace di me? Come ti puoi fidare quando conosci bene tutte le mie passate infedeltà?". Figlio mio, ho scelto te perché sei lo strumento meno adatto; così nessuno dirà che è Opera tua. Il Movimento Sacerdotale Mariano deve essere solo Opera mia. Attraverso la tua debolezza Io manifesterò la mia forza; attraverso la tua nullità Io manifesterò la mia potenza. Io stessa sarò la Condottiera di questo esercito. Me lo sto formando ora nel silenzio e nel nascondimento come, per nove mesi, nel mio seno mi sono formato Gesù, e per tanti anni nel silenzio e nel nascondimento me lo sono cresciuto giorno per giorno. Così è ora per il Movimento Sacerdotale Mariano: come il piccolo Gesù, lo sto formando nel silenzio e nel nascondimento: è il momento della sua infanzia e della sua vita nascosta. Occorre adesso tanto silenzio, tanta umiltà, tanta fiducia, tanta preghiera. I Sacerdoti del Movimento li sto scegliendo e formando Io stessa secondo un disegno del mio Cuore Immacolato. Verranno da ogni parte: dal clero diocesano, dagli ordini religiosi e dai vari Istituti. Formeranno la schiera dei "miei Sacerdoti" che Io stessa nutrirò e formerò, preparandoli per le prossime battaglie del Regno di Dio. Non vi sia un capo fra voi: Io stessa sarò la vostra Condottiera. Voi siate tutti fratelli: amandovi, comprendendovi, aiutandovi. La sola cosa che importa è che vi lasciate formare da Me; per questo è necessario che ciascuno si offra e si consacri al mio Cuore Immacolato, si affidi totalmente a Me come Gesù mi si è totalmente affidato: poi Io penserò a tutto. Io vi formerò ad un grande amore al Papa ed alla Chiesa a Lui unita. Vi preparerò ad una eroica testimonianza al Vangelo che, per alcuni, sarà fino alla effusione del sangue. E quando sarà il momento, allora il Movimento uscirà allo scoperto per combattere, a viso aperto, la schiera che il Demonio, mio avversario da sempre, sta formandosi tra i Sacerdoti. Si avvicinano delle ore decisive. Per ora lasciatevi formare da Me; lasciatevi guidare da Me».

21 luglio 1973.
Lascia che sia Io ad agire.
«Perché ti agiti? Perché ti preoccupi? Essere consacrato a Me vuol dire lasciarsi condurre da Me. Vuol dire fidarsi di Me, come un bambino che si lascia condurre dalla mamma. Allora ti devi abituare ad un altro modo di pensare, ad un altro modo di agire. Non tocca a te pensare quello che è per il tuo bene; non fare progetti, non costruire il domani perché, vedi Io mando tutto all'aria e tu poi ci resti male. Perché non vuoi fidarti di Me? Lascia che sia Io a costruire - momento per momento - il tuo avvenire. A te basta dire, proprio come un bambino: "Mamma, mi fido di Te, mi lascio condurre da Te. Dimmi: cosa devo fare? Lascia anche che, attraverso di te, sia Io ad agire. Per questo come è necessario morire a te stesso! Per questo è necessario che ti abitui a soffrire: a non essere capito; ad essere trascurato, ad essere anche un poco calpestato. Quanto ti fa male questo, vero?
Ma quando parlerai ai Sacerdoti del Movimento, della consacrazione, di come dovranno totalmente affidarsi a Me, fidarsi di Me, allora potranno guardare alla tua persona e tu stesso sarai loro di buon esempio. Non soffrire troppo, figlio: ti amo, ti amo tanto!».

Spotorno, 24 luglio 1973.
Solo e sempre Mamma.
«Sei contento della casa che ti ho preparato? Mai l'avresti sognata così bella: sopra la roccia; quasi in una fessura di essa la tua camera; sotto il mare, e accanto la Cappellina dove c'è Gesù: il Figlio accanto al mio figlio più caro. Tu non ci pensavi, ma Io da tanto te l'ho preparata. Quando lavoravi per Me, quando, sopportando caldo e fatica dicevi: "Come sono contento di aver passato tutta la sera lavorando per la Madonna"; allora Io pensavo a te, costruivo i giorni del tuo riposo e ti ho portato nel posto che tanto mi è caro.
C'è X che mi vuole così bene; vi sono tutti i bambini che Io prediligo: e tu per Me sei solo uno di loro.
Impara a sentirmi sempre e in ogni momento quella che veramente sono per tutti: Mamma, solo e sempre Mamma!».

28 luglio 1973.
Vegliate e pregate.
«Questi miei figli Sacerdoti, che hanno tradito il Vangelo per assecondare il grande errore demoniaco del marxismo ... Soprattutto per causa loro verrà presto il castigo del Comunismo che spoglierà tutti di ogni cosa. Si apriranno momenti di grande tribolazione. Allora saranno questi miei poveri figli che incominceranno la grande apostasia. Vegliate e pregate voi tutti, Sacerdoti a Me fedeli!».

29 luglio 1973
Il cuore dei miei Sacerdoti.
«Stai sempre sul mio Cuore e, in ogni momento, troverai la pace. Non preoccuparti per quello che devi fare. Uno che si è consacrato a Me, mi appartiene totalmente. Non può, in nessun momento della giornata, disporre di sé liberamente. Stando con Me, Io stessa ti dirò in ogni momento quello che a Me piace che tu faccia e allora il tuo agire sarà sempre secondo il mio volere. Ti prenderò Io stessa per mano e faremo assieme ogni cosa. Io con te sono come una mamma che sta facendo fare i primi passi al suo bambino. Dopo averti definitivamente strappato al mio Nemico, ora stai facendo i primi passi sulla strada dell'amore: quanto è necessario che Io ti stia vicina! Sono tanto Mamma per te; sono anche tanto gelosa di te, come sono Mamma buona, ma gelosa, di tutti i Sacerdoti del mio Movimento. Essi devono capire che per appartenere al Movimento non occorre nessuna cosa esterna, nessun atto giuridico: è indispensabile però l'interiore consacrazione di tutto se stessi, l'offerta totale al mio Cuore Immacolato del loro Sacerdozio. Di' loro che questo Io solo domando, che questo Io voglio da essi. Di' che questa è la prima cosa veramente importante da fare per essere del mio Movimento Sacerdotale. Che si affidino a Me come bambini, donandomi tutto e rinunciando all'attaccamento ad ogni cosa, anche bella, anche onesta, anche virtuosa, ma che non sia Io stessa.
Io voglio il loro cuore: il cuore dei miei Sacerdoti. Oh, allora Io potrò essere per essi veramente Mamma ed essi saranno per Me dei veri figli!
Io prenderò totalmente possesso della loro vita; piano piano la trasformerò, la renderò ardente, zelante; cancellerò quanto in essa vi è stato di meno buono e la renderò perfetta. Farò ad essi capire come dovranno staccarsi da ogni cosa e vivere solo per il mio Gesù; come dovranno difenderlo da ogni attacco, amarlo senza preclusioni, nell'attuazione alla lettera del Vangelo. Farò ad essi sentire un grande amore per la Chiesa, per il Papa, colui che Io tanto amo e che sarà sollevato, difeso e salvato dalla schiera dei miei Sacerdoti. Li preparerò a cose grandi e li renderò invincibili nelle battaglie decisive. Che si affidino totalmente a Me: avranno segni sicuri della mia tenerezza materna verso di loro».



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