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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
6° GIORNO ╬ Abbiate pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano di Dio mi ha percosso!” (Gb.19,21)

GESÙ. — Figlia, quando ami veramente una persona, la ricordi sempre, e questo ricordo, effetto del tuo amore, non resta sterile, ma si traduce in atti per il bene della persona amata. Se tu amassi dunque veramente le anime che ora gemono nel Purgatorio, quanta copia di suffragi dovrebbe piovere su quell’ardente fornace; ma pur troppo in luogo di sollievo non ricevono quelle benedette che accrescimento di pena e di dolore per il crudele abbandono in cui tu le lasci.
Il dimenticare i morti, specialmente coloro che hai amati sulla terra, è crudeltà ed egoismo; è prova d’ingratitudine che ti disonora. Non senti il grido di queste povere anime desiderose di possedermi, e in preda alle più indicibili sofferenze, non senti come mi desiderano e come ti ripetono: «Oh voi che potete darcelo, datecelo il nostro Dio, rendeteci degne di Lui!» Dove sono ora le promesse d’amore eterno, di fede, d'amicizia che tu hai fatte loro, mentre erano in vita? Dove sono le promesse che tu facesti loro al letto di morte? Poche lacrime, poche preghiere, pochi giorni di lutto e poi tu hai tutto dimenticato, e quelle povere infelici giacciono inabissate in una notte profonda di pianti e di gemiti. Esse sono come quel paralitico steso sulle rive della fontana di Siloe, che non poteva fare il minimo movimento per alleviare i suoi dolori. Ma egli almeno poteva chiamare in suo soccorso, egli aveva la speranza di essere ascoltato quel povero paralitico; ma la voce delle mie dilette spose del Purgatorio non può giungere fino a te, poiché hai il cuore indurito. Esse vedono nella tua casa tante grazie di cui una sola basterebbe per alleggerire i loro dolori, per liberarle dalle loro pene, e chiedono pietà; ma nessuno pensa ad esse. Oh, figlia, prega, prega per i tuoi cari defunti! La mano che essi ti porgevano per darti l'ultimo addio è la stessa che ora ti stendono per chieder suffragio; prega specialmente per le anime dei poveri sacerdoti che passarono una vita di abnegazione e di sacrificio nel soccorrere i loro fratelli, prega per essi che, purtroppo sono i più dimenticati, prega il mattino, prega la sera; prega il giorno e anche la notte per i poveri morti, ed io ti benedirò. Potrai tu, negarmi questa preghiera che lenisce dolori così atroci, solleva tante anime desolate e rallegra il mio Cuore di padre?

L'ANIMA. — Perdona, misericordioso Gesù, la dimenticanza e sconoscenza mia verso le Sante Anime del Purgatorio; d'oggi innanzi non mi scorderò mai di pregare per loro, e fin d’ora Ti offro le mie buone opere, le mie preghiere, i miei patimenti in loro suffragio. — Fa di me ciò che credi, purché il poco bene che faccio serva ad aprire il Paradiso a qualche anima purgante.

FIORETTO. Offriamo a Gesù Sacramentato il Sangue preziosissimo che Egli sparse nel giardino degli Ulivi per le anime dei sacerdoti defunti che ci hanno fatto del bene. — (De profundis).
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