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REGISTRAZIONE ♫ AUDIO
17° GIORNO ╬ Le visite al Santissimo Sacramento e le anime purganti.

GESÙ. — Osserva, figlia, come ognuno nel mondo corre dietro ai piaceri, alle feste, passa la vita intera occupato da mille ansie febbrili per soddisfare la propria vanità, l’ambizione e il desiderio di possedere sempre di più; ma pochi sono quelli che si ricordano di consacrarmi almeno un’ora dell’intera giornata che io concedo loro, per venirmi a trovare nella mia Chiesa, per ringraziarmi dei benefìci che ad essi prodigo continuamente, per ripetermi la parola del loro amore, della loro riconoscenza, per chiedermi grazie e favori. Ed io, notte e giorno chiuso nel Santo Ciborio, li sto aspettando con ansia, con le mani piene di grazie, col desiderio vivo di beneficarli, di versare su di essi i miei celesti favori. Perché tu pure, figlia, te ne vivi da Me lontana, e non vieni nei momenti che hai liberi a farmi una visitina, per dirmi che Mi ami, che senti la gioia di essere amata da me, che Mi sei riconoscente per il bene che ti faccio? Perché non vieni a pregarmi per i tuoi cari morti, a far dolce violenza al mio cuore, affinché li liberi dalle pene del Purgatorio? Perché non vieni a dirmi che non hai pace da essi lontana se non ti concedo la dolce speranza che essi siano uniti a Me nella beatifica visione del Paradiso? A chi ricorrerai nelle tue pene, nelle tue sofferenze, nei tuoi dolori, nei timori che turbano la tua vita ora che le persone a te care sono scese nella tomba, se non a Me che sono il Padre tuo, l’amico tuo, il tuo fratello, il tuo difensore? Chi potrà consigliarti, dirigerti, fortificarti se non vieni a Me? Chi darà alle benedette mie spose l’eterno gaudio se con le tue preghiere non affretti il momento della loro liberazione? Gli istanti che tu passi accanto a Me, nelle visite brevi che Mi fai, sono istanti preziosi, tutto ciò che Mi chiedi io te lo concedo: perché dunque non venire il più spesso che tu puoi? Dal Santo Ciborio sono Io che ti parlo, Io che vive accanto a te, e tutto per te, Io così potente, così buono e così Misericordioso nei giorni della mia vita mortale. E per te che vivo nascosto e solitario, per te che il sospiro del mio Cuore sale al Cielo al mio Padre Celeste, e tu Mi lascerai sempre solo e temerai che, venendo a Me, non ti conceda ciò che brami? Gli Apostoli non furono più fortunati di te, poiché io formo la tua gioia come formavo la loro; sono per te il Cuore d’un amico che divide con te ogni gioia e ogni dolore, pronto a far tutto per te. Vieni dunque al mio altare, vieni spesso a farmi corona con gli Angeli, vieni ogni giorno a pregarmi per le mie dilette spose penanti, ed io le libererò dalle pene che le tormentano; vieni per dirmi che ti offri tutta a me, perché io mi serva di te come di cosa mia; vieni e narrami le pene dell’animo tuo e quelle dei tuoi cari che vivono lontani da Me; pregami per essi ed io li ricondurrò al mio Cuore.

L’ANIMA. — Come sono stata cieca allorché ho vissuto tanto tempo lontana da Te, Gesù mio, ed ho cercato la gioia lontana dal tuo altare!
Fa che ogni giorno abbia la felicità di venire a visitarti nella tua Chiesa, fa che la tua presenza sia il solo piacere, il solo conforto che possa gustare sulla terra! Tu Mi terrai luogo di tutto e di tutti; e le anime dilette che gemono nel Purgatorio, deh! godano il frutto delle preghiere che io innalzerò davanti a Te Sacramentato.

FIORETTO. — Facciamo oggi una visita a Gesù Sacramentato in riparazione dell’abbandono che soffre nelle sue Chiese a suffragio dell’Anima del Purgatorio che fu in vita più, devota della sua Santissima Passione. — (De profundis).
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